La scrittrice contadina: Rina Gatti
Grazie all'autorizzazione del figlio, Giovanni Paoletti, possiamo proporvi una sintetica biografia della scrittrice
umbra che ha lasciato una delicata ma profondamente umana testimonianza della genuina cultura rurale.
La signora Rina è nostra contemporanea; oggi, avrebbe poco più di 90 anni se, nel 2005, la terribile malattia conosciuta come SLA, non ci avesse privati della sua presenza fisica; ma le sue "Memorie" resteranno, per tutti e per sempre.
La sua vita
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"Rina GATTI nasce a Torgiano in provincia di Perugia il 20 novembre 1923 da Teresa Montanari e Giocondo Gatti. La sua era una numerosa famiglia contadina, come lo erano la gran parte delle famiglie in una regione come l'Umbria dove la rivoluzione industriale non è mai arrivata. Nei secoli si era quindi consolidato quel precario equilibrio tra padrone e contadino che permetteva a poche famiglie possidenti di avere in mano il destino di migliaia di contadini, un sistema economico e sociale che si è protratto, in questa regione, fino alla metà degli anni'60."
In questo contesto sociale, la "scrittrice bambina" ha saputo cogliere ogni essenza della vita che la circondava, trovando nel timor di Dio e nella gioia di vivere nella natura, conforto ed ispirazione nel Creato.
Le sue prime poesie
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"Le sue prime poesie riguardano proprio la natura, quella natura matrigna che da giovane la condannava a lavorare 12-14 ore al giorno con ogni tempo, viene osservata ora da Rina con stupore e ammirazione.
Il sole diventa un amico e un protettore, le stagioni sono un ciclo stupendo e pieno di ispirazioni, gli animali sono i nostri amici con cui non sappiamo dialogare e che non sappiamo rispettare.
Rina GATTI comincia così a scrivere; scrive di tutto e su tutto e, naturalmente, scrive anche dei suoi ricordi, di quel mondo contadino ormai scomparso, che sembra già così lontano pur essendo invece così vicino."
Tutte le opere di Rina Gatti sono un dono di autentica saggezza; "Passaggio in Umbria" elegge Rina Gatti a propria ideale interprete della cultura delle campagne.
La sua opera per i posteri
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"Nel mese di giugno 2005 la nascita del suo secondo nipote Edoardo e la visita privata del Vescovo di Perugia Mons. Giuseppe Chiaretti furono per lei gli ultimi eventi lieti prima che il progredire della malattia le togliesse anche la possibilità di comunicare, se non con grandi difficoltà.
Lo stesso Presidente della Repubblica Ciampi le aveva scritto una affettuosa missiva, mentre il suo Consigliere per le Relazioni Esterne, lo scrittore e giornalista Arrigo Levi, stava apprestandosi a scrivere la Prefazione per la nuova Edizione del libro “Stanze Vuote”. Questo volume rappresenta il più grande successo per la scrittrice umbra e detiene un primato ancora ineguagliato nella nostra regione, giungendo alla IV° Edizione dopo sei anni dalla prima pubblicazione e con un record di circa 7000 copie vendute."