Associazione culturale di promozione sociale.
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Il binomio Cultura / Società
La nostra Associazione desidera promuovere Cultura nella Società.
E' un compito piuttosto arduo poiché dobbiamo riconoscere che la nostra Società è inconsistente, essendo sfibrata nei princípi che dovrebbero gestirla,
armoniosamente, e nel rispetto delle regole di relazione, di condivisione, di collaborazione e partecipazione; soprattutto è carente nel conservare e rispettare le proprie radici culturali.
Un esempio di cultura tipica delle zone di campagna umbre (ma di tutta Italia e del mondo) è quella che si basa sui concetti di vita rurale, i quali hanno fondamento nella dura esistenza di chi ha le sue stesse origini dalla terra che coltiva e che costituisce il bene ed il mezzo della propria sopravvivenza.
Forse, oggigiorno, il concetto di simbiosi tra l'uomo e la natura non risulta così intenso come una volta.
Il ruolo della donna poi, proprio nel contesto della società rurale, si sublima ad eroina ed angelo della famiglia colonica patriarcale.
Eppure, la cultura secolare che deriva dalla vita di fattoria, dal vincolo della mezzadria, dalla fatica del lavoro nei campi, costituisce un bagaglio di esperienze che hanno segnato profondamente un'epoca della storia umana.
Parallelamente alla vita di città, alla civiltà industriale, è esistita una cultura contadina pregna di valori e significati tanto profondi nei loro contenuti e che hanno costituito un modo ed uno stile di vita del quale dovremmo sentire nostalgia.
L'essenza di questa cultura è espressa in un nobile personaggio, nativo di Torgiano, che, nel primo novecento, ha intessuto la sua vita di questi afflati di umanità.
Vi proponiamo una pagina dedicata al profilo ed alle opere di RINA GATTI, "La poetessa contadina" , come venne definita da Arrigo Levi.
Torniamo ora ad un contesto più attuale di cultura moderna o postmoderna, quella contemporanea.
Nell'affrontare questo difficile argomento partiamo da un solo presupposto; la CULTURA non è sinonimo di ISTRUZIONE. Si può essere dotti ma avulsi da ogni forma di cultura umana.
Quanti di noi asseriscono che il decadimento dei valori umani è sempre piú evidente nel nostro contesto sociale?
Quanti ne conoscono anche la causa?
Vi proponiamo spunti di riflessione, personale e collettiva.
E' corretto dire che l'attuale Società non è in grado di identificarsi in modelli da seguire?
Una risposta potreste trovarla da questa intervista rilasciata, dal sociologo Domenico De Masi, al quotidiano "La Repubblica".
Professor De Masi: perché il mondo non è felice?
"Il mondo ha paura. E questa scontentezza complessiva deriva da un diffuso disorientamento. Non sappiamo piú cosa è bello e brutto, cosa è destra e cosa è sinistra, cosa locale e cosa globale, cosa è maschio e cosa è femmina, non sappiamo cosa è vivo e cosa è morto".
L'intervista ed altre informazioni al seguente LINK
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Mappa mundi - ed. Rizzoli
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Culture alternative: una serie di esempi (N.B. link non ancora attivi)